domenica 10 febbraio 2013

Gnocchissimi!!!







Mia nonna diceva, giovedì gnocchi e venerdì pesce! Ma ovviamente è nella mia natura inconsapevole, uscire dagli schemi. Questi sono gli gnocchi infrasettimanali :-) ricetta semplice e genuin..., come sempre l'aspetto estetico non è mai il mio forte, ma devo dire che di sapore sono ottimi. Li ho immersi in un semplice sugo e una spolverata di un buon parmigiano reggiano stagionato 24 mesi, è una versione un po' light rispetto a quelli che mi faceva mia nonna, ma il periodo vuole cibi sani e privi di grassi saturi, perciò perchè non concedersi un gustoso piatto di gnocchi "al volo"? Ci vogliono veramente due minuti a farli (io li ho preparati a mezzanotte), all'opera!


650 gr patate a pasta gialla
200 gr di cui farina 00 e semola
parmigiano grattugiato q.b.

Immergere le patate con la buccia in un pentolone con abbondante acqua fredda e portare a bollore, dopodichè aspettare che cuociano. Sbucciare le patate ancora calde, attenzione a non sbucciare anche le dita (come ho fatto io), aggiungere il sale. Sulla spianatoia mettere la farina a fontana con al centro le patate e ammassare velocemente, l'impasto deve essere morbido, aggiungere il parmigiano, io ne ho messo un paio di cucchiai. Ora formare dei cordoncini lunghi, affettare con un coltello dei cilindretti della dimensione di 1 cm circa, fare l'incavo con il dito o con i rebbi della forchetta pressare leggermente su ogni gnocco. Tuffarli appena fatti, nell'acqua bollente e quando vengono a galla estrarli con l'apposito arnese (quello con i buchi), condirli subito con dell'olio extravergine di oliva e aggiungere il sugo preparato in precedenza, completare con una spolverata di parmigiano o grana appena grattugiato e un giro di olio a crudo. E' importante che non li facciate con ore di anticipo, gli gnocchi vanno fatti all'istante e poi cotti subitissimo, altrimenti si appiccica tutto! Alternativa comoda è surgelarli, una volta cotti, si scolano, si aggiunge un filo di olio, si  aspetta che si freddino bene e insacchettati!
Una delizia gustosa e in linea ;-)
Molti sono i condimenti che si sposano bene con gli gnocchi, un ottimo sugo fatto con le spuntature di maiale per esempio o una crema al gorgonzola, per non rimanere in versioni light!

Buona gnoccata!

domenica 13 gennaio 2013

Semplicemente e magicamente...pane!

Profuma di casa, di semplice e di buono, l'unione dell'acqua e della farina da vita a qualcosa di straordinario che lentamente cresce...come la vita... pochi gesti e gli elementi più facili da reperire, nulla di complesso o che possa creare imbarazzo per il colore o la forma, messaggio chiaro senza parole, come ogni tradizione vuole...è così che il cibo più antico prende posto nella vita di ognuno.



Ricetta presa da "giallozafferano" ma con solita modifica, il mio lavoro in libreria ormai mi rende una divoratrice di libri di cucina (e non solo), prendo le ricette e poi faccio sempre di testa mia, che le prendo a fare dico io?!?! comunque alla fine il risultato sembra buono, ci ho messo un bel po' per fare un pane che sia degno di questo nome, prove e infarinate varie per tutta la cucina. Non che questo sia venuto perfetto, ma per ora ci si può accontentare :-) anche perchè l'alternativa bolognese non stuzzica molto l'appetito.

PANE NON IMPASTATO


450 ml acqua tiepida
300 gr di farina manitoba
300 gr di farina integrale con semi di girasole
1 gr di lievito secco disidratato 
1 cucchiaino di miele di tiglio
olio evo
1 cuchiaino di sale fino

In una ciotola mettere le farina setacciate e il lievito (un grammo è appena la punta di un cucchiaino). Sciogliere a parte nell'acqua, il miele e il sale, versare nella ciotola sulla farina e mescolare con una forchetta, quanto basta per amalgamare gli ingredienti. Coprire con la pellicola trasparente e lasciare sul tavolo o nel forno, a temperatura ambiente, lasciar lievitare per 18 ore, non succede nulla se lo si lascia di più, io l'ho tenuto 20 ore perchè ho fatto tardi a rincasare. La consistenza, trascorso il tempo di lievitazione, sarà appiccicosa e con le bolle. Ungere una teglia da forno e cospargerla di farina di semola. Su un piano da lavoro mettere la cartaforno e cospargerla di semola, versarvi sopra l'impasto. Con le mani infarinate dargli la forma allungata e schiacciata, o come la preferite, a questo punto con un movimento secco e deciso capovolgere la pagnottella sulla teglia preparata. Coprire con un canovaccio pulito e far lievitare ancora per due ore a 30 gradi più o meno. Ora è pronta per essere infornata la bellissima pagnottella, fare un giro di olio e infornare per 40 minuti a 200 gradi, quando la crosta sarà color nocciola è cotta.

Gustarlo tiepido con un ottimo olio è straordinario!

lunedì 7 gennaio 2013

Qualcosa di cui parlare...da portare con me...



Lentamente o velocemente non saprei...ma le feste natalizie sono passate, lasciando una scia di odori nuovi e vecchi che segnano un bel po' la mia vita, sensazioni di zia...verità emerse...cambiamenti...gioie e dolori...sono scivolata nel mio nuovo corpo in una veste nuova che deve ancora adattarsi e imparare a vivere in essa. Non so dire ancora se mi calza oppure no, forse non c'è molto da capire, forse è meglio adottare i miei soliti silenzi, adagiandomi in tutto questo, mantenendo un'impassibilità olimpica per non cadere in errori e cercare di soffocare la mia ribelle passione di impulsività troppo carica e affamata di emozioni...
In questo momento arriva un dono ben gradito, una coccola al momento giusto, anzi lo definirei il Dono per eccellenza, se pensiamo che un regalo è qualcosa che scaturisce dalle nostre idee per qualcuno, nato senza troppi motivi, a volte spontaneo, a volte meno, ma acquista tutta la sua valenza di coccola affettuosa quando è fatto con le proprie mani. 

Potrò rinchiudermi nella scatolina dei pensieri dolci ogni volta che vorrò e sarò libera dentro di lei...la porterò via, ovunque andrò, insieme alla mia tazza con la dinamite :-)
Sono pur sempre un animaletto da bosco e i frutti secchi sono la mia passione, rosicchio con curiosità e naturalezza il mio croccantissimo croccante alle mandorle, la mia nuova amica sa guardare sempre oltre i miei occhi neri...conserverò anche le frasi, hai visto mai cara Silvia...dovessero tornare utili nel momento in cui ci crederò ;-) 


Praline alle noci

Ecco una pralina dal gusto profondo di cacao che contrasta con la ganache al cioccolato bianco che è all'interno, una dolcezza per il palato e per gli amanti delle noci. Raffinato direi anche il contrasto giocato dai colori, cacao nero-cioccolato fondente-bianco-noce. Insomma per gli ospiti a fine pasto può essere un'idea piacevole da accompagnare al caffè. I miei ospiti hanno gradito...un peccato di gola firmato befana!!!

Ingredienti:

cioccolato bianco 150 gr
cioccolato fondente di ottima qualità 250 gr
panna fresca 75 gr
18 noci intere da sgusciare

Per prima cosa preparare la ganache: spezzettare il cioccolato bianco e farlo sciogliere a bagnomaria caldo, non deve bollire, allontanare dal fuoco e aggiungere la panna, mescolare e lasciar raffreddare. Sgusciare le noci delicatamente senza romperle, devono rimanere le due metà intatte, perciò meglio aprirle con un coltellino e non con lo schiaccianoci. Ora mettere una piccola quenelle di ganace tra le due metà, richiudere la noce, distribuire le noci sane così formate, su un vassoio e porle in freezer per 15 minuti circa, il tempo di rassodare la ganache. Nel frattempo sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria, prelevare dal frezeer le noci farcite, tuffarle nel cioccolato fondente e passarle al cacao facendo roteare la ciotolina del cacao. Allargare in un vassoio e tenere in frigo fino al momento di servire. 
BOOONAAPPETIIIITOOO dolcettari!!!!

mercoledì 2 gennaio 2013

Il ciambellone con macchia


Per la serie "non tutti i ciambelloni hanno il buco" ecco il signor Ciambellone ambulante, che gira per tutte le case, sempre ben accolto da tutti, nord e sud, giovani e anziani, mai e poi mai viene cacciato di casa, nonostante non sia di casa. Ecco perchè lui non ha il buco, perchè è senza famiglia, altrimenti sarebbe un ciambellone con un vero buco!!! In realtà ognuno ce l'ha quella di origine, diciamo che lui mette il buco quando ha la sua famiglia. Per ora è ancora ambulante, affascinante,  il suo odore ha inondato la casa ier..., profumo di buono, di dolce, di sentimenti semplici e genuini, nulla di complicato, senza pensieri preparatori, ha solo la semplicità e l'affetto con se...come un caldo abbraccio accompagna la colazione e la merenda con una mega tazza di latte in ogni momento della vita. 

Questa versione ha la macchia...sempre in attesa di una macchia perfetta...



Ingredienti:

250 gr farina
200 gr di zucchero
3 uova medie
120 gr di olio evo
120 gr di latte intero
1 lievito 1 vanillina
100 gr di cioccolato fondente (tavoletta)

Sbattere con le fruste elettriche in una terrina, le uova e lo zucchero per qualche minuto, finchè non saranno gonfie e spumose, aggiungere la farina setacciata, la vanillina, un pizzico di sale, alternandola con l'olio. Sciogliere nel latte il lievito e girare bene con un cucchiaino, aggiungere al composto e amalgamare bene tutto. Sciogliere a bagnomaria il cioccolato. Rivestire di cartaforno una teglia e versare l'impasto, lasciarne da parte una piccola quantità. Quando il cioccolato è fuso aggiungerlo all'impasto rimanente, mescolare e versare al centro della teglia. Infornare subito, in forno caldo a 150 gradi per 45 minuti circa (controllare e fare la prova stecchino). Sfornare e merendareeeeeee!!!!!!!!!!!!!!!!

Bonappetiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!

Sua signoria....la crostata...




Il dolce per eccellenza...in ogni parte d'Italia si trovano innumerevoli variazioni sulla pasta frolla di base, sempre che ne esista una "di base"...quindi direi che si può forgiare la ricetta a seconda del gusto, ogni cheffino che si rispetti, ha nel suo repertorio la ricetta della crostata, è così che variando la cottura, provando le marmellate, cercando la vera qualità degli ingredienti, decide quella che calza a pennello nel proprio ricettario, un po' come un paio di scarpe...un famoso film aveva queste parole: "dalle scarpe di una persona si capiscono tante cose...dove va, dove è stata, cosa fa"...e così è lei, il giudice della personalità culinaria, sua signoria la crostata!!!

Ingredienti

200 gr di burro di ottima qualità 
150 gr di zucchero
400 gr di farina 00 circa, ma si decide in base alla consistenza
2 uova intere 
1 tuorlo
vanillina, limone grattugiato, sale
marmellata albicocche e mirtilli

Mettere sulla spianatoia la farina a fontana con lo zucchero, il burro freddo affettato sottilmente, un pizzico di sale e la vanillina, briciolare il tutto con le mani, deve risultare un composto sabbioso, non lavorarla troppo per non scaldare l'impasto. Aggiungere ora le uova, il tuorlo e il limone grattugiato. Impastare brevemente e avvolgere la palla nella pellicola, porre in frigo per mezz'ora. Tirare fuori dal frigo, prendere una teglia rotonda di diametro di 24 cm circa, preparare la base con un po' di frolla e pigiarla con le dita, fare dei fori con i rebbi della forchetta, ora mettere la marmellata (fatta in casa), metà crostata la facciamo di albicocche e metà di mirtilli, così le assaggiamo entrambe :-) ora preparare le striscioline e intrecciarle come si vuole, per ultimo fare il bordo ben spesso. Infornare per 40 minuti in forno già caldo e statico, ma controllare lo stato di cottura secondo piacere personale, a me è gradita ben cotta. Buoni pasticci e buon appetitooo!!!




giovedì 27 settembre 2012

STRUDELISA


Ingredienti per la pasta:

300 gr di farina per pasta
1 uovo
1 cucchiaio di zucchero
50 gr di burro
un po' di latte


Mani in pasta!!! Mettiamo la farina a fontana e amalgamare al suo interno l'uovo con lo zucchero, aggiungere un pizzico di sale e il burro ammorbidito a temperatura ambiente, impastare, se la pasta risulta troppo secca aggiungere qualche cucchiaio di latte caldo, impasta e impasta fino a che non è elastica, a questo punto copriamola con la pellicola e mettiamola in frigo per mezz'ora.

Ingredienti per il ripieno: 

1 kg di mele golden
la scorza del limone grattugiata 
150 gr tra mandorle, ribes essiccati, mirtilli essiccati, anacardi, nocciole, pistacchi
50 gr di uvetta
50 gr di burro
80 gr di pangrattato
miele di castagno
un tuorlo di uovo

Questo ripieno è molto personalizzato, nel senso che all'interno dello strudel ci si può mettere qualsiasi cosa si preferisca. Tostiamo le mandorle per qualche minutino in forno o in padella, ammolliamo l'uvetta per dieci minuti in acqua tiepida, nel frattempo sbucciamo le mele e tagliamole a fettine sottili, aggiungiamo il limone. Scoliamo l'uvetta. Prendiamo un padellino antiaderente e facciamo tostare il pangrattato con il burro, quando imbrunisce spegnere!
Ora prendiamo la pasta e la stendiamo con il mattarello, deve essere sottile e avere una forma rettangolare, adagiamola su un canovaccio, a questo punto possiamo infagottarlo :-) momento creativo! Facciamo uno strato di pangrattato e disponiamo le mele sopra, poi uniamo la frutta essiccata e quella secca, cospargiamo con il pangrattato rimasto e terminiamo con il miele, se non piace il miele si può aggiungere qualche cucchiaino di zucchero di canna. Per i "cannellari": spolverizzate di cannella!
Richiudiamo aiutandoci con il canovaccio, sigilliamo le giunture e spennelliamo la superficie con un tuorlo d'uovo.
Mettiamo il serpentone in una teglia e incurviamolo un po' a forma di ferro di cavallo, inforniamo a 150° per 50 minuti circa, ognuno conosce il proprio forno, quindi meglio controllare sempre e attenersi ad una cottura secondo i propri gusti. 
Una volta cotto, estraiamolo e spolverizziamo di zucchero a velo.

Mahlzeit!!!